Che cos'è la collezione


Duilio Zanni davanti alla sua collezione esposta alla Permanente di Milano nell'ottobre 2002

Ormai hanno abbondantemente superato il numero di seicento le piccole opere di pittura (tele circolari di 20 cm. di diametro, montate su telaietto di legno) che Duilio Zanni ha raccolto finora. Sono tante, anzi tantissime, in crescita esponenziale da quando la collezione è cominciata, e per questo c'è già chi pensa al famoso Guinness dei primati...
Anche perché la raccolta non è unica al mondo solo per la quantità di opere o per l'insolito formato scelto. Lo è pure per il modo in cui è nata e si è sviluppata negli anni.
Tutto è dipeso infatti dall'appassionato rapporto di stima con gli artisti contemporanei che vivono o hanno esposto nelle Gallerie di Milano. Artisti con i quali Zanni è entrato in contatto e che ha convinto a dipingere il "tondo", magari proprio durante l'inaugurazione di una loro mostra, un po' a cambio con le sue prestazioni di fotografo e un po' per simpatia e amicizia.

In piazza del Duomo a Como

 

 

La collezione ospitata nello splendido salone del Palazzo del Broletto di Como, dicembre 2003

Si può dire che  l'amicizia è il vero motore di tutta la collezione, fino dagli esordi, quando per cominciare Zanni ha coinvolto quasi per gioco alcuni amici pittori.
Da allora, una inaugurazione dopo l'altra, un incontro dopo l'altro, le piccole tele iniziali si sono fatte decine, poi centinaia... Una specie di moltiplicazione miracolosa, che ha seguito passo passo le sue frequentazioni delle Gallerie d'arte e degli atelier degli artisti.
Ognuno di questi piccoli capolavori rotondi è un vero quadro, ben rappresentativo della sensibilità e del linguaggio espressivo del suo autore, ma è anche qualcosa di più prezioso: il sigillo di un incontro, il segno di un rapporto umano.


A Lugano per una mostra in maggio 2004